Claudio Mauri

  La catena invisibile

   Il giallo del fascismo magico

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"Chi cerca un romanzo autenticamente esoterico, scritto da chi la materia la conosce profondamente e non l'ha solo orecchiata per scrivere un thriller, magari ben confezionato ma falso e banale sul piano storico, non deve farsi sfuggire La catena invisibile (...) Si tratta di un sorprendente giallo sul "fascismo magico", un argomento pressoché sconosciuto (...) Mauri dipana la sua trama in modo avvincente, (...) Il suo stile non concede nulla agli sbrigativi artifizi della suspense di genere, ma è capace di cogliere la malia di una natura colma di richiami misteriosi e di delineare, con acume, i caratteri dei protagonisti. Ovvero di persone che, forse, hanno tentato di cambiare il corso della Storia".

Roberto Zavaglia "Il Giornale"

 

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"C'è la 'storia', quella basata sui fatti, le date, le testimonianze, e c'è la 'storia', quella interpretata, raccontata e talvolta romanzata. Claudio Mauri le ha intrecciate nel suo ultimo libro La catena invisibile. Il giallo del fascismo magico, proponendo un'originale  indagine riguardo gli attentati a Benito Mussolini del 1926 (...)".

Giusy Palumbo, "Il Resto del Carlino"

 

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"According to Italian author Claudio Mauri, (...) the conspiracy involved a murky cabal of occultists and spies. Violet Gibson was another Theosophist and, like Crowley's friend MacBean, a devoted follower of Annie Besant. Among her Italian acquaintances was the Duca di Cesarò. These connections were enough to excite  the suspicions of any decent policeman. Mussolini's cops hauled in Cesarò for questioning, but he steadfastly denied any involvement. It seems possible that Gibson was acting on post-hypnotic suggestion, and Crowley, in league with Cesarò, may have had a hand in preparing her".

Richard B. Spence (docente universitario e storico statunitense, consulente dell' International Spy Museum di Washington). Citazione tratta dal suo ultimo libro "Secret agent 666 - Aleister Crowley, British Intelligence and the occult", Feral House, Port Townsend, Washington, 2008

 

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"La memoria storica (...) diventa materia per un romanzo che avvince attraverso una suspense che percorre tutto il testo, resa più inquietante dall'atmosfera sospesa in cui sono immersi i fatti narrati (...) il magismo, oggetto e motore narrativo, si espande sui luoghi rappresentati, sulle case,sugli umidi viali, sui boschi appena tratteggiati, all'interno delle abitazioni, sugli oggetti carichi di senso. E anche sui personaggi, latori di segreti, connotati da dubbi e incognite, talora inconsapevoli strumenti di disegni imperscrutabili. Il romanzo presenta una struttura agile e si avvale di un linguaggio che cerca, con successo, di creare attese e momenti di snodo, coinvolgendo il lettore in una ricerca che non solo aspira a pervenire alla soluzione del "giallo", ma anche a seguire la "crescita" del protagonista attraverso i suoi dubbi, i suoi slanci adolescenziali, le sue certezze sempre in bilico e per questo il protagonista diventa uno specchio di una generazione così complessa come quella vissuta negli anni del Fascismo. Grazie allo stile semplice e rigoroso, con frequente ricorso a una scrittura sospesa e paratattica, non aliena dalla scrittura poetica, il romanzo si presta in modo calzante a un'operazione di transcodificazione, nel teatro e, più ancora, nel cinema".

Mario Ruotolo, "Sipario"

 

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"L'Italia fascista fu anche l'orgia dionisiaca di Aleister Crowley, il potente mago".

Pietrangelo Buttafuoco, "Panorama" (recensione a "Esoterismo e Fascismo")

 

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"esistono energie misteriose che noi non vediamo, e che la scienza è tuttora incapace di spiegare, e persino di rilevare, che attraversano le nostre vite e ne influenzano il corso. Fino a determinare delle svolte decisive. O addirittura irreversibili. (...) Claudio Mauri non si tira indietro: 'se il lettore - scrive in apertura del prologo stesso - vorrà vedere in questa vicenda solo un frutto della fantasia dell'Autore, avrà tutta la mia comprensione'. Ma a noialtri, che proprio in quanto lettori siamo così maledettamente propensi al sogno, piace pensare che sia tutto vero".

Federico Zamboni "Linea"

 

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"lo scrittore e critico milanese Claudio Mauri in un suggestivo romanzo (...), in base ad una testimonianza diretta, raccolta casualmente oltre trenta anni fa, ipotizza l'esistenza di un possibile, inquietante collegamento fra il tentativo della Gibson e quello di Zamboni".

Gianluigi Proia, "Mystero"

 

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"Sui rapporti fra nazismo ed esoterismo c'è stata messe di saggi (...), non altrettanto per il fascismo (...) Ben venga, quindi, il tentativo dell'Autore di stabilire, sulla base di documenti reali, un nesso fra gli attentati portati a Mussolini da Gibson e Zamboni e le attività della Società teosofica, del Gruppo di Ur e del mago occultista Aleister Crowley. Staremo a vedere se questo romanzo eguaglierà il successo di vendite di un altro thriller come Il Codice da Vinci (...)"

Errico Passaro "Area"

 

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"il libro di Mauri ci è molto piaciuto; anzi, in alcuni episodi della storia di Marco, esso ci ha talmente 'catturati', da non desiderare più di uscirne. Confessiamo che ciò ci era capitato, per un certo genere di libri, poche altre volte (...) il romanzo di Mauri ha per noi un altro, certamente non secondario, pregio: quello di essere scritto con uno stile chiaro, preciso e scorrevole(...)"

Gennaro D'Uva "La Cittadella"

 

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"De 'La catena invisibile' ho anche parlato con Claudio Mauri (...) Che ambienti esoterici-massonici abbiano pensato ad attentati a Mussolini, dopo la citata svolta e la persecuzione della massoneria, è ipotesi possibile (...)"

Giorgio Galli, intervista rilasciata a Gianluigi Proia su "Mystero"

 

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"un libro interessante, basato su una idea originale. (...) Cogliere il percorso iniziatico del protagonista, accettando il gioco sottile che costruisce il crescendo, nel quale, se si ha un po' di passione per le tematiche esoteriche - senza necessariamente doverne 'sapere', ci sono richiami colti e citazioni che fanno eco. (...) La catena invisibile ha una trama complessa, diluita, tratteggiata in modo attento ai fatti storici in cui è immersa, e di conseguenza 'lenta', perché tutto accade durante la narrazione. Ha un progetto operativo, una idea da portare avanti e tutto è rivolto a questo aspetto. (...) se vi piace avere qualcosa su cui meditare o discutere, una volta terminato un libro, è difficile non consigliare quest'opera".

Marco Giorgini "Kult Virtual Press"

 

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"Dal punto di vista letterario, il romanzo di Mauri si pregia di uno stile rotondo, sintetico, ben adatto  al rebus poliziesco creato dall'Autore. La scelta delle parole è ben curata, ma mai incline all'arcaismo, alla ricercatezza o all'acrobazia retorica (...) Ne La catena invisibile, all'ombra del Gruppo di Ur  e della Società Teosofica, nel solco degli insegnamenti dell'Evola di Imperialismo pagano, Il cammino del cinabro e de La tradizione ermetica, si risvegliano i segni premonitori di un risveglio alla Vera Vita (...) Al centro di questa rete sovrannaturale, si pone Marco, il protagonista. Il ragazzo viene dalla provincia nella grande capitale, ma il suo non è solo un qualunque "romanzo di formazione" , ma un vero e proprio iter di vita spirituale attraverso prove iniziatiche via via più severe. (...) Quel che Marco non sa è che la sua crescita spirituale è pilotata dall'esterno, che qualcuno vuole usarlo come un'arma umana, anzi sovrumana..."

Errico Passaro "Letteratura - Tradizione"

 

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"Nel mio libro, La catena invisibile - Il giallo del fascismo magico, Mursia, mi sono iscritto nella ristretta cerchia di chi è convinto che molti avvenimenti del Ventennio hanno un legame con il mondo nascosto dell'esotersimo e sono la punta emergente di un iceberg sommerso, in buona parte ancora da scoprire".

"Città Magazine"

 

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"Marco è stato il protagonista di un fallito attentato dai risvolti oscuri e misteriosi che avrebbe potuto cambiare la storia. Molti altri grandi eventi hanno avuto una regia occulta che è sfuggita agli occhi disattenti degli storici e dei commentatori".

"La Gazzetta di Sondrio"

 

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"Una serie di attentati a Mussolini nasconde forse una sorprendente trama fatta di complotti internazionali, politica e magia? E' quello che sostiene Claudio Mauri, saggista e narratore, in un suo romanzo appena pubblicato da Mursia".

"Storia in rete"

 

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"Esiste un "fascismo magico"? Per quel che mi riguarda la risposta è affermativa".

"Napoli Noir"

 

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"è un libro estremamente interessante... perchè pone delle domande scomode e traccia una verità che -se effettivamente...'vera'- sarebbe stata celata ai più per quasi un secolo".

"Isola Bianca" VKK

 

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"Questo romanzo è il risultato di anni di studi e di ricerche su un aspetto insolito del periodo fascista. I personaggi e i fatti narrati sono ispirati alla realtà storica dell'epoca".

Edicolaweb

 

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"La mia tesi, come ho scritto nel libro La catena  invisibile, suffragata da una testimonianza raccolta nel 1975, è che dagli anni Venti operasse in Italia, in funzione antifascista e con l'obiettivo di uccidere Mussolini, una persona legata ad Aleister Crowley, al mondo teosofico-occultistico e, in seguito, soprattutto dopo la guerra etiopica, in contatto con i servizi segreti inglesi".

Intervento critico dell'autore nel volume: "Esoterismo e fascismo", a cura di G. de Turris (Edizioni Mediterranee)

 

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"Nel libro vi è un'altra sorprendente rivelazione: le ultime frasi scritte da Anteo Zamboni potrebbero contenere la chiave per identificare mandanti e movente dell'attentato".

Universo On Line

 

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"vicenda eccezionale (...) lunga ricerca sul mondo sotterraneo delle società esoteriche del tempo".

Il sito del mistero di Vito Foschi

 

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"Per quanto attiene all'esoterismo, è certamente vero che i gruppi e le catene magiche che operarono in quegli anni, come il gruppo di Ur, tentarono una rettifica del regime. (...) Al riguardo rinvio al recente libro di Claudio Mauri 'La catena invisibile', in cui si sottolinea l'influenza antifascista esercitata da certe componenti magiche, dopo la fine dell'esperienza di Ur, e non mi riferisco solo alla massoneria".

Giovanni Sessa "PoliticaMente.net"

 

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"Lo scrittore Claudio Mauri, sulla base di documenti e testimonianze dell'epoca, ha avanzato l'ipotesi che Cesarò abbia fatto parte di una cosiddetta "catena magica", costituita da cinque persone che tramite suggestione ipnotica avrebbero spinto la Gibson a compiere l'attentato".

Wikipedia